Costellazione Jommelli

Due concerti per celebrare il genio di Niccolò Jommelli nella sua amata città, Aversa

Costellazione Jommelli è un progetto organizzato in omaggio a Niccolò Jommelli (Aversa, 1714- Napoli 1774), uno dei principali esponenti della Scuola Musicale Napoletana, di cui, nel 2024, ricorre il 250° anniversario della morte. I due concerti organizzati dall’Associazione Alessandro Scarlatti ad Aversa, in collaborazione con l’Associazione Aversaturismo, presentano musiche di raro ascolto del compositore aversano, messe in relazione anche con brani di altri autori della Scuola Napoletana. 

Il primo concerto (martedì 24 settembre ore 19.30), che vede la presenza di Maria Grazia Schiavo con l’Orchestra Discantus diretta da Luigi Grima, è dedicato alla dimensione belcantistica della musica di Jommelli, con un particolare riferimento a uno dei suoi melodrammi più famosi, Demofoonte (1743), e alla cantata drammatica Didone Abbandonata.

Il Demofoonte fu l’opera scelta da Riccardo Muti per il progetto dedicato alla riscoperta della grande scuola napoletana del Settecento, che vide proprio Maria Grazia Schiavo nei panni di Dircea. In programma, inoltre, due sinfonie per archi che testimoniano una scrittura brillante, densa, ricca di colori e di atmosfere nuove. Chiude il concerto la splendida cantata Didone abbandonata. Nella cantata spicca la grande abilità melodica di Jommelli e la sua capacità di rendere profondamente peculiare la scrittura orchestrale.

Nel secondo concerto (mercoledì 2 ottobre, ore 19.30) ascolteremo l’Agonia di Gesù di Jommelli, accostata a grandi capolavori della musica sacra di Scuola Napoletana di autori quali Pasquale Cafaro e Antonio Nola, ma anche di Johann Sebastian Bach. È infatti con la Sarabande della Quinta suite per violoncello di Bach, considerata simbolicamente come una riflessione intima e solitaria dell’uomo di fronte al Mistero, che prende il via il percorso del concerto incentrato sulla crocifissione, morte e resurrezione di Cristo. Si prosegue con Niccolò Jommelli, che mirabilmente dà forma musicale al testo che commenta, ne L’Agonia di Gesù, le ultime sette parole di Cristo sulla croce, senza rinunciare ad alcuni accenti teatrali, esaltati dal particolare organico costituito dal coro, fagotto, due violoncelli e contrabbasso, mentre con accordi di rispettosa delicatezza Pasquale Cafaro conduce l’ascoltatore davanti al sepolcro di Cristo ed alla pietra che lo sigilla. Termina il percorso l’introito pasquale Resurrexi dove Antonio Nola sottolinea con abilità contrappuntistica le parole giubilanti del testo. Protagonisti di questo intenso concerto il Coro e l’ Ensemble strumentale Mysterium Vocis diretti da Rosario Totaro

I due concerti, con ingresso gratuito, sono organizzati presso l’ Abbazia di San Lorenzo, monumento di grande importanza storica, la cui fondazione ad opera dei Longobardi è antecedente all’anno Mille. Posto sulla via consolare romana a sette miglia da Capua, come indicato dalla vicina pietra miliare dalla quale trasse la particolare denominazione. Con l’avvento dei Normanni, il piccolo cenobio benedettino cominciò ad ingrandirsi ed a crescere di importanza, sino a divenire una delle più importanti abbazie dell’Italia meridionale. L’ex monastero, che aspetta ancora di essere restaurato nel suo complesso, è sede attuale della Facoltà di Architettura del secondo Ateneo di Napoli. Il progetto è sostenuto dal MIC e dalla Regione Campania. 

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